GIARDINI E PAESAGGIO

Maria Pia Cunico - Paola Muscari
Giardini nell´Isola d´Elba
Con la collaborazione di Alessandra Contiero
Foto di Antonello Marchese
Introduzione di Ippolito Pizzetti



Maria Pia Cunico - Paola Muscari, Giardini nell'Isola d'Elba L ’Elba, oggi, è quasi tutta un giardino. Macchia mediterranea spontanea, libera o potata ad arte dove interviene la mano dell’uomo, boschi di lecci e corbezzoli, grandi pini domestici, palme cipressi e piante ornamentali nelle strade, nelle aiole, nei giardini, negli alberghi, piante grasse nei vasi e negli orci.
Ma non è sempre stato così. C’è stata un’Elba brulla, disboscata, fumante di fuochi da miniera. Poi c’è stata un’Elba agricola, ricca di terrazzamenti e vigneti; e l’Elba dei giardini di acclimatazione, e nel Novecento, subito dopo il dopoguerra, l’Elba delle ville del primo turismo italiano e straniero, che spiccavano in mezzo alla macchia bassa che si ricostituiva dopo il disboscamento. A poco a poco le ville sono ‘sparite’, immerse in un verde sempre più fitto, e oggi i veri e propri giardini sono difficilmente distinguibili dal resto della vegetazione.
Uno dei criteri seguiti in questa ricerca dei giardini elbani, è stato quello di individuare nel paesaggio una traccia diversa, un’emergenza, un albero svettante, un verde dissonante rispetto alla tonalità generale del paesaggio: ma non sempre questo è risultato utile. Alcuni giardini infatti sanno approfittare della vegetazione spontanea che li circonda per non avere confini.
Questo libro descrive la maggior parte dei più interessanti giardini dell’isola, senza ambire di trattare sistematicamente della storia del giardino elbano.
Ma esiste un giardino ‘elbano’? Abbiamo individuato quattro categorie. Tuttavia, non avendo questo libro specifiche finalità scientifico-filologiche, ogni diversa suddivisione è possibile. C’è un giardino di fiori, con una palma di fronte a casa. C’è il giardino cintato da un alto muro, quasi sempre un giardino-agrumeto, a volte vicino al mare e di grandi dimensioni. Poi quello che si potrebbe chiamare il giardino ‘all’italiana’, con siepi topiate e geometrie, riproposte nelle prime ville di villeggiatura con la variante tutta specifica del giardino di acclimatazione. E infine c’è il giardino delle nuove ville, del più recente turismo benestante, variamente disegnato.

Maria Pia Cunico - Paola Muscari, Giardini nell'Isola d'Elba
T
oday Elba is almost entirely a garden with its typical scrub vegetation, left to grow wild or trimmed as artistic topiary, woods of holm oaks and strawberry trees, large stone-pines, palms, cypresses and ornamental plants lining the streets, in flowerbeds, in gardens, in hotels, with cacti in pots and large pitchers. A description of some of the most interesting gardens on the Island, enhanced by historical information of when Elba was a barren mining area to its present status of tourism and holiday homes.



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Indice - Table of contents

Maria Pia Cunico - Paola Muscari, Giardini nell'Isola d'Elba


Giardini e paesaggio, vol. 18
2006, cm. 17 × 24, xii -188 pp. con 287 figg. n.t.
[ISBN 88 222 5587 9]    Prezzo


M.P. Cunico
, architetto, paesaggista, è docente di Architettura del paesaggio all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Autrice di numerosi volumi e ricerche sul giardino storico e contemporaneo, risiede a Padova.

P. Muscari , Paesaggista, progettista di numerosi parchi e giardini, ha conseguito il diploma in Landscape Studies all’Università di Edimburgo. Ha lo studio a Verona ed è socia dell’Aiapp - Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio.
A. Contiero si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma, insegnante e guida ambientale con il titolo di Guida del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Ha collaborato a varie pubblicazioni e guide naturalistiche. Risiede a Portoferraio.

A. Marchese , elbano, laureato in discipline umanistiche, dal 2002 è una delle guide ufficiali del Parco dell’Arcipelago Toscano. Diplomato alla scuola agraria del Parco di Monza, si è occupato di paesaggio e giardini. Giornalista pubblicista e fotografo, collabora a riviste locali e nazionali.


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La fonte dei Leoni, nel centro del Patio de los Leones nell'Alhambra a Granada Il chiostro con il salsabil di Monreale

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