Vittore Branca

Studi sui cantari

Introduzione di Daniela Delcorno Branca

2014, cm 17 x 24, xvi-116 pp.

ISBN: 9788822263308

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Datate rispettivamente al 1936 e al 1963, queste pagine di Vittore Branca sui cantari trecenteschi, ripubblicate nella ricorrenza del centenario della nascita (1913), testimoniano la precocità critica con cui egli ha valorizzato letterariamente un genere fin allora considerato tra il folkloristico e il popolaresco, inaugurando una nuova stagione di studi sulla letteratura canterina: uno dei suoi filoni di ricerca forse meno noto e però strettamente legato ai grandi autori da lui più amati, da Boccaccio al Poliziano.

Vittore Branca
Nato a Savona nel 1913, formatosi culturalmente a Pisa e a Firenze, ma poi, a partire dal 1953 e per oltre mezzo secolo residente e operante a Venezia e a Padova fino alla morte, avvenuta nel 2004, Vittore Branca si è affermato come un indiscusso protagonista della cultura letteraria nazionale e internazionale della seconda metà del Novecento, coniugando egregiamente l’attività di studioso, quella di docente e quella di infaticabile organizzatore culturale: professore di Letteratura italiana all’Università di Padova e nel contempo Segretario generale della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Vice-Presidente e poi Presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Presidente dell’Associazione Internazionale per gli Studi di e Letteratura italiana (A.I.S.L.L.I). Fondamentali i suoi lavori di storia della letteratura, tra i quali, accanto alle edizioni critiche di San Francesco, di Poliziano, di Ermolao Barbaro, primaria importanza assume la mole di studi su Boccaccio, del quale ha procurato una nuova edizione del Decameron condotta sull’ultimo autografo, da lui identificato.

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