Il mercato dei quadri a Roma nel diciottesimo secolo
La domanda, l'offerta e la circolazione delle opere in un grande centro artistico europeo
2010, cm 17 x 24, 2 tomi di lx-816 pp. con 32 tavv. f.t. a colori
ISBN: 9788822258953
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Il binomio arte-denaro, oggi persino ovvio, esisteva anche in passato, sebbene attraverso forme e meccanismi in parte differenti. Tradizionalmente uno dei centri del mercato pittorico fu Roma, meta prediletta di artisti e viaggiatori provenienti da ogni parte del globo. Il libro ricostruisce questo complesso fenomeno individuando un momento chiave nel diciottesimo secolo, quando la città, anche sulla scia del Grand Tour, vede ancor più aumentare il suo peso nei sistemi artistici d’Europa.
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Paolo Coen
Paolo Coen (Bienne, Svizzera, 1967) è ricercatore presso l’Università della Calabria, dove insegna Storia dell’arte moderna. Specialista negli studi d’iconologia, museologia e sociologia dell’arte, se ne ricordano i contributi sul Trattato di architettura di Antonio Averlino e la cultura figurativa milanese di secondo Quattrocento; sull’incisione romana del diciottesimo secolo; su Cozza, Maratti, Valenti Gonzaga e numerosi altri protagonisti dell’economia artistica capitolina dal Barocco al Neoclassicismo; su Burckhardt, Barsanti, Toesca e l’impiego delle fotografie negli scambi artistici fra Italia e Stati Uniti a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo; infine, su Eisenman, Libeskind, Safdie e la trasmissione della memoria della Shoah all’interno delle istituzioni museali contemporanee.