Società, cultura e letteratura in Emilia-Romagna

Gli studi qui raccolti sono il risultato di anni di lavoro datato, intorno a tre temi fondamentali: 1) metodologia storicista integrale e visione complessiva dei fenomeni letterari al di là del parziale idealismo e della laterale critica stilistica; 2) problema politico degli intellettuali, della loro formazione e organizzazione nel quadro del rapporto della società e della cultura; 3) storicizzazione della geografia della cultura in diversi tempi e luoghi del territorio dell'Emilia e della Romagna.
Gli intellettuali malatestiani e estensi sono studiati nel loro humus cortigiano di Rimini e Ferrara e in relazione ai problemi sociali e economici posti dal rapporto tra politica e cultura. Per Rimini il Piromalli riprende la metodologia di un suo noto e antesignano studio sulla cultura ferrarese al tempo dell'Ariosto. Lo stesso problema è studiato anche nell'ambito della corte di Parma a proposito di C.I. Frugoni.
Un poeta dialettale riminese quasi sconosciuto alla letteratura nazionale è Giustiniano Villa contemporaneo di Carducci e Pascoli e il maggiore cantastorie romagnolo per i suoi contrasti fra padrone e contadino. Nel volume sono anche chiariti i miti e gli estetismi di Beltramelli e Da Verona e è scoperta la fonte storica di un noto episodio di Bacchelli.
Questi problemi sono stati studiati anche con elementi derivanti da discipline sussidiarie (come il folklore, la sociologia, l'antropologia) che sono state utili per circostanziare la lotta delle classi, le ideologie, i miti e per indicare costanti e nervature storico-culturali della vita di una importantissima regione alla quale tanto deve la nazione.

Antonio Piromalli

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